Il punto approssimandosi si fa più lucente, un bianco
indistinto rende forma da una parte, e un altro bianco si definisce dall’altra.
Sono le ali del “celestial nocchiero” che conduce “più di cento spiriti” verso
la riva, salmodiando le parole dell’esilio, della sua fine: “In exitu Israël de Aegypto”. Più si avvicina “l’uccel divino” e più chiara è la sua figura, fino a
che non diviene abbacinante, insostenibile alla vista.